Apr 04, 2022

Semplificare le vendite a distanza del vino

Le richieste di FIVI E CEVI per il post pandemia

Semplificare le vendite di vino a distanza e andare incontro ai produttori, soprattutto dopo questi due anni di pandemia che hanno modificato le abitudini di acquisto e vendita e favorito sempre di più il commercio online, anche per il settore vitivinicolo. Lo chiede la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti  – nata nel 2008 e che oggi conta 1.400 soci – che spinge affinché in questo 2022 venga istituito un tavolo di lavoro a livello europeo affinché si crei uno sportello unico One-Shop Stop (OSS) in tutti gli Stati membri per l’assolvimento delle accise, anche per i produttori di vino.  Ad oggi infatti, questa pratica vantaggiosa per le vendite online è consentita solo per certe categorie di prodotto, penalizzando il commercio dei beni soggetti ad accisa, come il vino, per cui non è prevista. 

I Vignaioli Indipendenti Italiani, la cui federazione è nata proprio con lo scopo di tutelare il mestiere del Vignaiolo, rappresentandolo di fronte alle istituzioni e promuovendone la specificità, su richiesta di CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants – hanno scritto una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco chiedendo di promuovere l’istanza di semplificazione nelle vendite a distanza del vino davanti al Commissario della DG Taxu Paolo Gentiloni, sottolineando le difficoltà attuali dei produttori

“Una semplificazione doverosa e inderogabile – ha dichiarato Lorenzo Cesconi, Presidente di FIVI – in un momento in cui le relazioni e le vendite a distanza sono diventate la norma. Questi due anni di pandemia hanno modificato le nostre abitudini in tutti gli ambiti ed è necessario anche un adeguamento a livello normativo. È impensabile che, a causa delle differenze nelle procedure di vendita tra i diversi Stati membri, l’onere amministrativo e i costi a carico degli operatori siano elevatissimi e dissuadano i produttori a concludere le vendite”. In questo modo, infatti, ha spiegato Ceconi, “vengono penalizzate soprattutto le realtà che si impegnano direttamente nel commercio dei propri prodotti. I Vignaioli Indipendenti si occupano dell’intera filiera all’interno della propria azienda, partendo dalla coltivazione del vigneto, passando per la vinificazione, per arrivare alla vendita diretta della bottiglia”.

Quello che CEVI e FIVI stanno chiedendo a livello europeo è dunque la creazione dello sportello unico One-Shop Stop (OSS), già in vigore per alcune categorie di prodotti. Oltre ai vantaggi di una burocrazia più snella, la nuova normativa comporterebbe anche una riduzione al minimo delle frodi fiscali e maggiore trasparenza nella concorrenza tra i negozi online e quelli fisici. Tale regime rappresenterebbe inoltre un passo importante per rafforzare la libera commercializzazione delle merci e permetterebbe, sia ai produttori che ai consumatori europei, di trarre pieno vantaggio dalle opportunità del mercato interno. E voi che ne pensate?
E allora…


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