Ott 31, 2023

Guida Oro I Vini di Veronelli 2024

Arriva la nuova edizione, in anteprima qualche novità… e premio

Dopo un altro anno di degustazioni, visite in cantina e confronti, arriva, puntuale, la nuova edizione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2024. In attesa della presentazione ufficiale il 20 novembre al “Paganini Congressi” di Parma (l’ex storico zuccherificio Eridania riconvertito da Renzo Piano in stiloso esempio di architettuta industriale) sono state annunciate alcune novità e alcuni vini premiati, quelli che hanno ottenuto le Tre Stelle Oro.

L’edizione 2024 della storica pubblicazione, ideata da Luigi Veronelli – intellettuale, critico e massimo degustatore del Novecento – come strumento di incontro e conoscenza dei vini e dei territori italiani, debutta a Parma, capitale alimentare d’Italia e Città Creativa UNESCO per la Gastronomia. La Guida è curata e pubblicata dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’associazione senza scopo di lucro per la cultura del vino e degli alimenti, che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori, cultori della gastronomia e opera dal 1986 per valorizzare la rilevanza culturale del mondo del vino, attraverso un appassionato e preciso lavoro di ricerca e valorizzazione, guardando sempre con viva attenzione ai mutamenti e alle evoluzioni.

Nel corso dell’evento saranno conferiti i dieci Sole 2024 assegnati all’unanimità dai curatori a quei vini e quelle aziende d’eccellenza che sono anche simboli di creatività, competenza, impegno e storia e che si fanno testimoni e portatori di valori e idee particolarmente lungimiranti, nonché i cinque riconoscimenti ai Migliori Assaggi 2024, vini che hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi nella rispettiva tipologia.

Quest’anno sono 1944 i produttori recensiti e 15.786 i vini selezionati dalla Guida – dal 21 novembre disponibile in libreria e online – per una fotografia dettagliata delle realtà e delle aziende che da Nord a Sud popolano il panorama enologico italiano. I vini insigniti delle Tre Stelle Oro, massimo riconoscimento della Guida, sono 508, mentre 30 sono i Grandi Esordi, ovvero quei vini eccellenti degustati per la prima volta, oltre a 208 Luoghi del Buon Bere, locali che si sono distinti per l’offerta enologica e gastronomica. Acquistando il libro, anche in digitale, si ha il diritto a consultare in modo completo e gratuito l’app I Vini di Veronelli 2024 sul proprio smartphone.

Tra le novità di quest’anno c’è un evento speciale: i vini premiati dalla Guida saranno proposti in degustazione aperta al pubblico, un’occasione unica per incontrare i vignaioli e per conoscere da vicino il mondo veronelliano. Dalle 18 si offrirà l’opportunità di degustare i Sole e i Migliori Assaggi 2024, nonché altre selezionate etichette. L’evento si concluderà alle ore 21, con la chiusura del banco d’assaggio. É necessario acquistare sul sito il biglietto di ingresso: saranno disponibili i 5 Migliori Assaggi e i 10 Sole, accompagnati da altri vini proposti e raccontati dai vignaioli premiati, oltre a una accurata selezione di eccellenze gastronomiche.

“Il lavoro importante e meticoloso che dà luogo alla Guida Veronelli dura un intero anno, così come quello del vignaiolo. Sono due binari paralleli che puntano entrambi con dedizione al proprio frutto. Il vignaiolo opera infaticabilmente per la nuova annata del proprio vino, testimone della sua storia e della sua fatica.  Il Seminario Veronelli si dedica alla Guida come opera di valorizzazione e ricerca del patrimonio enoico del nostro Paese” ha commentato Angela Maculan, presidente del Seminario Veronelli.

Ma veniamo ai premiati. Sbirciando nella lista dei 508 Tre Stelle Oro, va precisato che questo riconoscimento viene attribuito ai vini che hanno ottenuto giudizio uguale o superiore a 94 centesimi ed essendo per la Guida Veronelli la costanza qualitativa un valore, il riconoscimento è conferito esclusivamente ai vini già ai vertici nelle annate precedenti. Non ci sono molte sorprese, vi do qualche nome che gradisco particolarmente: Valle d’Aosta Chardonnay Cuvée Bois 2021 Les Crêtes, unico premiato della regione in questa categoria, tra i vari Gaja, Conterno, Poderi Einaudi e Giacosa, in Piemonte vi segnalo, Barbaresco Riserva Martinenga Camp Gros 2018 Marchesi di Grésy e Ghemme Vigna Pelizzane 2016 Torraccia del Piantavigna; in Lombardia il Franciacorta Pas Dosé Riserva 2009 Mosnel e lo Sforzato di Valtellina Vino Sbagliato 2021 Dirupi, passando in Alto Adige, l’Alto Adige Pinot Noir Riserva Curlan 2020 Girlan, in Trentino il Trento Dosaggio Zero Riserva Masetto Privé 2013 Endrizzi e in Veneto l’Amarone della Valpolicella Classico Riserva la Mattonara 2009 Zýmè; in Friuli Venezia Giulia ammetto un debole per Collio Malvasia 2019 di Podversic Damijan, scendendo in Emilia Romagna, segnalo il Romagna Sangiovese Bertinoro Riserva Vigna Colecchio 2019, in Toscana c’è solo l’imbarazzo ma non vi dirò Sassicaia, Ornellaia e Masseto, ma Luce Rosso Toscana 2020 Tenuta Luce e Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2016 Col d’Orcia; tra Marche e Umbria vi segnalo Conero Riserva Sassi Neri 2019 Le Terrazze e Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2019 Lungarotti, nel Lazio Roma Rosso Riserva 2020 Poggio Le Volpi e in Abruzzo ho la passione per Trebbiano d’Abruzzo 2021 Emidio Pepe; in Campania, Irpinia Bianco Grande Cuvée Luigi Moio 2021 Quintodecimo, in Basilicata Aglianico del Vulture Nocte 2019 Terra dei Re, in Puglia Gioia del Colle Primitivo Polvanera 17 Vigneto Montevella 2020 Polvanera, in Calabria un solo premiato, Terre di Cosenza Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2018 Serracavallo e a finire le isole: in Sicilia apprezzo molto l’Etna Rosso Barbagalli 2020 Pietradolce e in Sardegna il Carignano del Sulcis Riserva Is Solinas 2020 Argiolas. Ma lista è lunga, sono 508 come detto prima, quindi non resta che provarli tutti.

E allora…










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