Mar 27, 2024

Vino e altre cose… Merumalia

Una domenica in un rilassante Wine Resort dove si respira passione e amore per la natura

Emozioni, cose belle, passione. Questo si respira a Merumalia Wine Resort, su una dolce collina vicino a Frascati, da cui si vede Roma in lontananza. Ero stata già qui un paio di anni fa per un evento con delle amiche ma in quell’occasione avevo solo assaggiato un paio dei loro vini. Ora finalmente sono tornata per una giornata speciale in cui ho potuto unire due grandi passioni, quella per lo yoga e quella per il vino, e ho avuto l’opportunità di conoscere meglio questa realtà, approfondire i loro vini e soprattutto la loro filosofia, che sposo in pieno e apprezzo. 

Parliamo di un’azienda biologica che già dal nome la dice lunga. Merumalia infatti viene da due parole latine: “Merum”, cioè vino e “Alia” che significa altre cose. E la mia domenica, con l’evento Yoga and Wine, è stata decisamente di… “vino e altre cose”: una giornata di relax nella natura, con visita dei vigneti e della cantina, racconti su questa bella azienda bio, soprattutto guidata da giovani donne e mamme, che credono nella sostenibilità, nel rispetto della natura e nel benessere in vigna e a tavola, oltre a una bella lezione di yoga rilassante perfettamente integrata in questo contesto.  Merumalia infatti non è solo vino, si definisce “una tenuta di famiglia con un grande cuore”, e la famiglia Fusco ci tiene molto a condividere i frutti del suo lavoro; è una location per eventi di vario tipo, azienda biologica, produzione anche di olio, luogo ideale per passeggiate e per respirare un’atmosfera un po’ fuori dal mondo caotico di oggi e dalla città. 

Parlando di vini e degustazioni, posso raccontarvi che la posizione dei vigneti è ideale; la zona è ventilata tutto l’anno, anche in estate, e tiene lontana l’umidità, nemica delle uve. Dall’azienda c’è un bell’affaccio sulla valle in cui nel lontano 496 a.C. venne combattuta la battaglia tra i romani e i latini. Il terroir è vulcanico, l’antico vulcano laziale, quindi ricco di sostanze minerali. I vigneti si estendono per dieci ettari e qui si allevano Frascati, Bombino bianco, Greco bianco, Malvasia, Fiano, Syrah e Montepulciano. La produzione è piccola, circa 30mila bottiglie all’anno, ma di qualità e con grande rispetto dell’ambiente. Tredici le tipologie prodotte, di cui 10 bianchi. Oltre alla certificazione bio, negli ultimi tempi, Giulia e “le altre donne” di Merumalia, con il supporto di due enologi, si sono lanciate anche nei vini naturali.

In cantina i vini fanno acciaio, le botti, barrique di rovere francese e acacia, vengono usate principalmente per i rossi e vengono utilizzate per tre anni. Le etichette sono belle, eleganti e floreali e i nomi dei vini sono principalmente legati alla famiglia. Così “Giova”, un buon Greco bianco che ho provato, elegante, fresco e minerale, è dedicato al figlio di Giulia; mentre “Livia”, Shyraz in purezza, caldo e speziato, corposo, a una nipote. Mentre l’eccentrico “Uàttan”, un orange wine, è dedicato al padre di origini pugliesi, (il padre= uattan in dialetto): è una bevuta originale, un blend di Malvasia del Lazio e Bombino, che fa fermentazione spontanea, non subisce chiarifica né filtrazione. É “gagliardo”, passatemi il termine, di carattere e gioiso. Sono curiosa di provare la loro riserva, il “Vetus Riserva”, Montepulciano e Shyraz da cui mi aspetto molto. 

La filosofia di Merumalia è recuperare come si faceva il vino un tempo, in modo naturale, utilizzando le moderne tecnologie in cantina e “ascoltando” la natura per prevenire danni e problemi in vigna causati dagli imprevisti climatici, purtroppo sempre più frequenti. Un modo di fare vini che mi piace sempre di più, e a voi?

E allora…

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