Ecco come impugnarlo correttamente per apprezzare al meglio ciò che beviamo
Oggi affrontiamo un tema banale ma non cosi scontato, credetemi. Mi capita sempre di più di riprendere amici e parenti a tavola, con cui non ero più abituata a mangiare insieme da tempo, causa Covid, e adesso l’occhio mi cade subito lì, non c’è niente da fare. E, visto che ho deciso di aprire questo blog proprio per parlare di vino in modo semplice e chiaro a tutti, non solo ad esperti e intenditori, eccomi a motivare il consiglio che sto per darvi.
La maggior parte delle persone non ci fa caso, molti lo fanno per abitudine o comodità, ma quanti realmente sanno come va tenuto in mano il bicchiere di vino? Non dal calice vero e proprio, come noto, invece, che fanno i più; ma dallo stelo o dalla base, con tre dita. Voi penserete che sia una sottigliezza da sommelier, una fissazione anche un po’ stupida ma non è così.
Innanzitutto è un gesto molto più elegante; bere vino è un rituale che nasconde un mondo dietro al sorso che gustiamo. Ma veniamo al vero motivo. Sul polso potremmo avere dei profumi che potrebbero alterare quelli del vino mentre avviciniamo il bicchiere al naso, tenendolo invece dallo stelo o dalla base la contaminazione è quasi impossibile. Il discorso è anche visivo. Col la mano copriamo il colore del vino, la sua intensità, il perlage se parliamo di bollicine, tutte caratteristiche fondamentali da notare e che ci dicono molto su quel vino che ci accingiamo ad assaggiare.
Inoltre, il calore della mano può alterare la temperatura del vino e in questo caso la conseguenza è semplice: non lo degusteremo al suo meglio; se è un bianco, o uno spumante, lo scalderemo; nel caso di rosso lo scalderemo troppo rispetto alla temperatura ideale di servizio di cui magari parleremo nel dettaglio un’altra volta.
Sembreranno fissazioni, ma per me il vino è arte, poesia, e va rispettata visto il lavoro che c’è dietro e il piacere che ci regala. Se poi bevete solo per brindare in compagnia in situazioni goliardiche e non apprezzate i singoli vini e le loro differenze, allora continuate pur a impugnare il calice dalla coppa e nessuno ve ne vorrà.
E allora …