Apr 08, 2021

Il Chianti in Cina e su WeChat

Al Vinitaly Chengdu 2021 e sbarca sulla celebra app

Il Chianti piace in tutto il mondo, soprattutto ai cinesi. E il Consorzio vino Chianti è volato proprio in Cina per partecipare al Vinitaly Chengdu 2021, la fiera presso l’InterContinental Century City di Chengdu (3-6 aprile).  Ha portato una collettiva e due seminari dal titolo “Il Chianti D.O.C.G.: qualità, storia, territorio, tutelati e garantiti nel mondo”. 

Eventi istituzionali incentrati sulle attività del Consorzio, in particolare sulla vigilanza nella fase di commercializzazione delle bottiglie, ma anche sulla tutela e sul monitoraggio di eventuali frodi su internet. 

Non solo, c’è un’altra novità: il Chianti è sbarcato su WeChat, la famosa app di messaggistica e social media con oltre un miliardo di utenti, la più utilizzata in Cina. Dal 1927 il Consorzio unisce 3.000 produttori di Firenze, Pisa e Siena per portare lo stile italiano nel mondo e ora con il debutto digitale potrà restare in contatto con gli appassionati di questo vino in tutto il mondo fornendo informazioni, notizie e approfondimenti. Il profilo servirà per condividere foto, video, articoli e nozioni utili per conoscere meglio i vini prodotti in Toscana e imparare a fare i giusti abbinamenti a tavola. Tutti i testi saranno tradotti in lingua cinese. Ci sarà anche un’applicazione che consentirà ad esempio, la consultazione delle schede delle cantine o degli ultimi eventi dal mondo del Chianti. 

“Il 2021 sarà l’anno della ripartenza e come Consorzio Vino Chianti vogliamo farci trovare pronti sui mercati che per noi sono più strategici – aveva affermato il presidente Giovanni Busi prima della fiera – per questo riteniamo importante partecipare alla fiera del vino italiano in Cina per consolidare ancora di più il rapporto con un Paese così cruciale per l’export delle nostre aziende. Dall’altro lato, oltre a confermare la nostra presenza fisica, vogliamo puntare anche su quella virtuale. Ecco perché saremo presenti sulle piattaforme social più usate nel mondo”.

E allora…

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