Due giorni alla scoperta dei vini del Lago di Garda, il Bardolino e il Chiaretto
Sul lago di Garda veronese l’arrivo dell’autunno e la vendemmia si festeggiano con La Festa dell’Uva e del Vino in Cantina, iniziativa voluta dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino e dalla Strada del Vino Bardolino Doc, sabato 2 e domenica 3 ottobre. Durante tutto il fine settimana sarà possibile visitare le cantine del territorio e assaggiare il Bardolino e il Chiaretto, il vino rosso e il vino rosa della riva veneta del lago di Garda, entrambi figli della Corvina e della Rondinella, le uve tipiche del territorio.
Oltre 20 le aziende sulla riviera del lago di Garda e nell’entroterra del monte Baldo, ma anche in Valpolicella e nell’Est Veronese, che apriranno le loro porte: si potranno così conoscere i vini e i sapori del territorio gardesano attraverso visite alle cantine, degustazioni guidate di Chiaretto di Bardolino e Bardolino accompagnate da taglieri di salumi e di formaggi o da altre specialità gastronomiche, passeggiate nei vigneti, mini concerti. Numerose anche le iniziative proposte nei ristoranti aderenti all’associazione DeGustibus di Bardolino e negli hotel associati a Federalberghi Garda Veneto. Per prenotare le diverse visite e le degustazioni, basta andare sul sito del Consorzio (consorziobardolino.it).
La manifestazione sostituisce i tradizionali appuntamenti autunnali dedicati al vino sulla riva veronese del Garda, rimandati a causa delle restrizioni dovute alle misure anti-Covid. Quella in corso ai primi di ottobre è la prima vendemmia della Doc bardolinese dopo l’approvazione del nuovo disciplinare, avvenuta lo scorso aprile.
Le cantine aderenti alla Festa sono: Albino Piona, Aldo Adami, Bergamini, Cà Bottura Famiglia Andreoli, Cantine Vitevis – Cantina Castelnuovo, Casetto, Corte Fornello, Costadoro, Cottini Marco, Fasoli Gino, Garda Natura, Gentili, Gorgo, Guerrieri Rizzardi, Il Pignetto, Le Fraghe, Le Ginestre, Le Muraglie, Le Vigne di San Pietro, Marchesini Family, Ronca, Seiterre in Tenuta San Leone, Valetti.
E allora…