Torna a Torino l’evento che celebra le bollicine piemontesi di montagna
Arriva aTorino la nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa dedicata a operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti. Si svolgerà lunedì 6 giugno (9.30-18.30) al Museo di Italdesign a Moncalieri, fra modelli di auto futuristiche e contemporanee.
Sono 115 le etichette di Alta Langa in degustazione, tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari, per 46 diversi produttori che saranno presenti all’evento. Un bel salto in avanti rispetto alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée .
Crescono velocemente e si consolida le denominazione delle “alte bollicine piemontesi”. Tra le aziende presenti, per citarne alcune, Vite Colte, Terre del Barolo, Banfi, Bosco, Cascina Cerutti, Giulio Cocchi, Contratto, Fontanafredda, Enrico Serafino, F.lli Gancia, Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno potrà inoltre vedere e provare in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale; nato dalla collaborazione con Italdesign, intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino.
Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi e metodici sulla vocazione dell’area. È da sempre molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio; legati dalla scommessa di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere importante. A oggi il Consorzio conta 50 case spumantiere associate e 90 vigneron.
L’Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte. La denominazione ha oggi una produzione di 3 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2021 e una storia molto lunga alle spalle: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento. L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008). Si produce con uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. È esclusivamente millesimato, è cioè frutto di un’unica vendemmia e riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve. Viene prodotto in un territorio collinare (dai 250 metri slm in su) tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria.
E allora…