Giu 24, 2021

Sulle tracce del Nobile e non solo… da Carpineto

Per la prima volta la storica tenuta a Montepulciano apre al pubblico

Esperienze immersive nella natura, a diretto contatto con i vigneti e con chi produce vino. La Tenuta di Carpineto a Montepulciano, nel territorio della DOCG iscritto per primo nel registro dei paesaggi rurali storici, apre le sue porte al pubblico con pic nic in vigna, degustazioni, passeggiate, visite.

Resterà aperta ogni giorno, dando l’opportunità di esplorarla al meglio prenotando una full immersion di due ore. Parliamo di un wine retreat di 184 ettari di terreno, un’oasi all’insegna della sostenibilità dove da tre generazioni si scrive e si tramanda una tradizione di vino che emoziona.

L’eperienza prevede la salita “in quota” su una torre/cisterna per uno sguardo sui vigneti dall’alto, la passeggiata tra i vigneti, la visita in cantina, dove naturalmente si degusta, la merenda sul prato. Chi invece ama degustare uno o più vini al calice o stappare una bottiglia tra amici, potrà farlo in autonomia godendosi un ambiente unico.

Si accede alla tenuta percorrendo una lunga strada bianca fiancheggiata da due filari fitti di cipressi secolari, a destra come a sinistra vigneti a perdita d’occhio. La dolce pendenza collinare permette una vista così ampia da scorgere dapprima gli antichi corpi di fabbrica settecenteschi con di fronte la nuova cantina di architettura contemporanea, intravedere oltre i vigneti il piccolo lago riserva naturale circondato da prati e pioppi, e a destra, dopo un leggero saliscendi e il bosco di querce con la tartufaia naturale, l’antico uliveto. 

E’ stato Giovanni Carlo Sacchet a fondare con Antonio Mario Zaccheo oltre 50 anni fa la Carpineto, a disegnare nel 2010 la modernissima e tecnologica cantina di vinificazione e affinamento edificata secondo criteri di ecocompatibilità, con materiali di bioedilizia; una cantina che grazie a un sistema di pannelli solari produce energia verde in misura maggiore rispetto ai fabbisogni.

In totale 4.500 metri quadrati suddivisi in tre ambienti: uno per la zona più strettamente produttiva e la vinificazione, uno con i locali per l’elevazione in legno in botte e uno destinato all’accoglienza con la zona degustazione in open space sopraelevato che affaccia sulla bottaia. C’è anche piccolo museo aziendale di attrezzi agricoli di oltre un secolo fa.

“Pratichiamo un’agricoltura di precisione con macchine e tecnologie di ultima generazione a scarsissimo impatto ambientale che permette di effettuare trattamenti esclusivamente al bisogno e mirati, a salvaguardia della biodiversità – ha spiegato Antonio Michael Zaccheo – altrettanto esemplare risulta il nostro comportamento rispetto all’impronta di carbonio dal momento che vigne e boschi assorbono molta più CO2 di quanta se ne produca”.

 “Non facciamo nessun uso di additivi, coadiuvanti di origine animale e stabilizzatori, questo, insieme alla scelta di alleggerire sempre di più il peso delle bottiglie, mettendo al primo posto senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente con l’obiettivo di dar vita ad un ciclo virtuoso e a vini pienamente sostenibili ed etici”, ha raccontato Caterina Sacchet, enologa e produttrice alla seconda generazione con Antonio Zaccheo Jr.

La tenuta è soprattutto il cuore pulsante della produzione del Nobile, per il quale l’azienda è tra i punti di riferimento per la denominazione. Qui Carpineto produce il Vino Nobile Riserva DOCG, unica azienda toscana a produrlo nella sola versione Riserva: un vino pluripremiato per tre anni nella top 100 dei migliori vini del mondo di Wine Spectator.

Pluripremiato anche il Cru di Nobile Vigneto Poggio Sant’Enrico Vino Nobile di Montepulciano DOCG, sangiovese in purezza.

L’azienda ottiene anche 4 Cru, prodotti solo nelle annate ritenute eccezionali: si tratta dei Vigne degli Appodiati, dalle caratteristiche straordinarie che esaltano le peculiarità di ogni singola microzona. Imbottigliati senza subire alcun trattamento, vengono rilasciati dalla cantina non prima di almeno cinque anni di affinamento in bottiglia. Vere e proprie icone in grado di evolvere lungamente.

Diverse le proposte di visita e degustazione. Sicuramente per tutti i gusti.

E allora…

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