Una piattaforma che costruisce relazioni tra i produttori e le attività Horeca per valorizzare sempre di più il prodotto vino. L’intervista al fondatore
Valorizzare i vini e la loro storia, raccontare il prodotto che si vende, con passione. Ci vuole coraggio a iniziare qualcosa di nuovo durante una pandemia, ma se si è giovani e si ha da tempo un’idea fissa in mente, i tempi difficili non sono un’ostacolo, anzi, un’occasione per mettersi in gioco e cercare di professionalizzare un grande amore. Come quello per il vino di Giuseppe Peschechera, 27 anni, nato a Barletta ma a Torino da anni. Ingegnere con esperienze commerciali in Amazon e Ferrero, Giuseppe ha deciso di approfondire la sua passione con un corso da sommelier e con il lancio di eBacco, di cui mi ha parlato proprio mentre questo progetto prendeva vita. L’ho conosciuto durante quel corso a cui abbiamo partecipato insieme, il suo entusiasmo mi ha colpita e il suo progetto mi ha convinta.
Non un semplice e-commerce di vino come tanti sul web ma una piattaforma dedicata a ristoranti, bar, enoteche, wine bar, hotel. “Mi sono chiesto: perché non vendere vino online ai ristoranti anziché ai privati? Noto spesso che al ristorante la bottiglia di vino non viene valorizzata come dovrebbe”.
Il vino per Giuseppe, invece, va amato, può e deve diventare un valore aggiunto per un’attività. “eBacco non solo si occupa di mettere in contatto il cliente con il produttore, si acquista direttamente da lui e noi ci occupiamo attraverso corrieri affidabili che il vino arrivi al locale intatto e in tempi rapidi – mi spiega – ma fornisce un sevizio di consulenze personalizzate, strumenti di analisi del business e previsione sulla base degli ordini del cliente, e soprattutto vuole trasmettere la qualità del prodotto. Lo scopo è proprio aiutare i professionisti a valorizzare le loro attività offrendo vini di qualità e adatti ai loro menu e clienti, in modo che questi ultimi vivano un’esperienza di livello, attraverso un miglior accostamento e una più vasta scelta”.
Inoltre, dice Giuseppe, il vantaggio è anche “fisico”: si possono ordinare piccole quantità di bottiglie (anche sei) senza la necessità di avere la cantina piena, cosa importante soprattutto in questo periodo di incertezza per le attività, costrette spesso a chiusure improvvise, e risparmiare sui costi d’inventario. I prezzi, dice “sono quasi allineati a quelli dei produttori”.
Passando ai vini, la selezione proposta comprende attualmente circa 50 produttori e oltre 500 bottiglie da tutte le Regioni. Dai più famosi come Planeta, Carpineto, Tommasi, Dogliani ad alcuni meno noti, attenti al bio e più di nicchia, espressioni del territorio. I vini sono tutti di qualità e non inseriti nella grande distribuzione. Ogni cantina viene raccontata attraverso la scheda tecnica, la storia del produttore, ci sono le note di degustazione e l’abbinamento consigliato, per una scelta consapevole e un valore da trasmettere poi ai clienti del proprio locale o attività.
Ci si registra gratuitamente per acquistare i vini e avere accesso alla “cantina virtuale” con la selezione disponibile spiegata in dettaglio. E per chi vuole di più, c’è l’abbonamento Insider che offre uno studio sui trend e sul mercato, consulenze personalizzate per gli ordini ad esempio, mentre con l’abbonamento Deluxe c’è anche la consulenza per la propria carta dei vini, con rinnovo e monitoraggio periodico, insomma la disponibilità di avere un vero e proprio sommelier on demand personale.
“Il Covid-19 in questo senso ha aperto nuove strade con il lavoro, le riunioni e le consulenze da remoto, organizzeremo anche webinair con i produttori che vogliano raccontare e presentare i nuovi prodotti ai clienti”, ha anticipato Giuseppe. E in questa avventura non è da solo: ha fondato eBacco insieme al suo amico Cristian Luisi che cura il piano, i contenuti marketing e supervisiona sugli aspetti legali; l’altro socio è sempre un amico, Marco Postorino, che si occupa di business development.
Ma in un momento di crisi, con il virus, come state lavorando? “Siamo ancora all’inizio – dice – siamo partiti da poco anche se io dall’estate scorsa ho preso contatto con i vari produttori di tutta Italia da inserire sulla piattaforma. Abbiamo lanciato anche una campagna di crowdfunding (su eppela); eBacco è snello, semplice da usare, flessibile in base alle esigenze e abbiamo già visto che l’idea funziona molto soprattutto con chi sta cambiando la tipologia della sua attività o chi ne sta aprendo una nuova e magari è in cerca di consigli o non vuole riempire troppo la cantina per vedere poi come andranno in futuro i prodotti. Certo per i ristoranti questo non è un buon momento, ma contiamo di poter presto andare di persona nei locali a presentare il nostro progetto”. E noi glielo auguriamo di cuore.
E allora…