L’ultima annata del secondo vino della Tenuta, armonioso interprete della forza leggiadra del frutto
Parliamo di un pezzo “grosso” e allo stesso tempo di un “pezzo” di storia di Bolgheri. Presentato il “Massetino 2019” (prima annata prodotta la 2017), un blend di Merlot con l’aggiunta di una piccola percentuale di Cabernet Franc dalla personalità armoniosa e allo stesso tempo “forte” e “profonda”, prodotto nella tenuta Masseto che fa parte del gruppo controllato dalla famiglia Frescobaldi.
Un vino nato dalla selezione realizzata per Masseto con il quale condivide l’identità di base, giunto al suo terzo anno di vita. Entrato sul mercato in punta di piedi nel 2019, ha dimostrato subito la massima interpretazione del luogo di appartenenza, rivelando un carattere identitario già ben definito. “Massetino nasce da un’accurata selezione dei vigneti della tenuta, effettuata durante la fase del taglio” spiega Axel Heinz, direttore della Tenuta. “Abbiamo pensato che la selezione di vini che non arrivano a diventare Masseto potessero vivere un loro percorso. Un nuovo vino è sempre una nuova sfida”.
Il Massetino 2019 mostra le caratteristiche tipiche di un’annata caratterizzata da un clima molto variabile, che ha alternato periodi di freddo e pioggia a lunghi periodi di siccità e calore. Lo sviluppo vegetativo è avvenuto in ritardo ma è stato seguito da un’estate calda e soleggiata senza pioggia. Le precipitazioni di fine estate hanno permesso una vendemmia del Merlot a inizio settembre e del Cabernet Franc a inizio ottobre, con un finale stagione che ha creato le condizioni ideali per la maturazione.
La filosofia in cantina è ridurre al minimo gli interventi. La straordinaria concentrazione dell’uva non ha bisogno di meccanismi di vinificazione sofisticati ma di operazioni semplici. In Massetino si coglie una delicata infusione anziché una estrazione aggressiva: in questo modo si esprime ricchezza senza alcun appesantimento. In cantina tutto è studiato per questo scopo, dal trasferimento delle uve senza l’uso delle pompe ma solo per gravità, all’utilizzo di vasche progettate per favorire una estrazione delicata. Ogni singola parcella del vigneto viene vinificata separatamente. La fermentazione avviene in modo spontaneo con lieviti indigeni. La successiva fermentazione malolattica è in barrique nuove per il 50% per 12 mesi. Infine, l’assemblaggio dei vini base e la maturazione del blend per altri 3 mesi in barrique.
“Massetino 2019 alla vista è scuro e giovane, al naso presenta frutti neri perfettamente maturi, sottolineati da note di rovere nuovo speziato e liquirizia. Al palato è ricco e corposo, con una struttura vellutata e raffinata bilanciata da una cornice di fresca acidità e tannini decisi” racconta Heinz, direttore della Tenuta.
Masseto, un vino, un vigneto e una tenuta. L’omonima vigna sulla costa toscana sorge su un magico pendio dove all’inizio degli anni ’80 vennero piantate le prime viti. L’argilla blu, le fresche brezze costiere e l’ottima rifrazione della luce garantita dal Mar Mediterraneo contribuiscono all’intrigante mix di potenza, eleganza e complessità che contraddistingue il vino della tenuta. Il Masseto è stato acclamato a livello internazionale fin dalla sua nascita nel 1986.
E allora…