Nov 28, 2021

Le migliori bollicine d’Italia

La mia esperienza a Sparkle 2022, tra premiati e grandi assaggi 

Racconto di un sabato romano “spumeggiante”. Sono stata a Sparkle 2022, la presentazione della nuova guida ai migliori spumanti secchi d’Italia; è stata la prima volta in assoluto per me e ho partecipato sia alla premiazione delle aziende che hanno ricevuto le 5 sfere, il massimo riconoscimento, sia alle degustazioni aperte al pubblico. 

E’ stata una vera festa per le bollicine italiane quella che si è tenuta all’Hotel Westin Excelsior e devo dire che l’organizzazione l’ho trovata ottima, soprattutto per i controlli anti-Covid e gli ampi spazi degli eleganti saloni che hanno permesso una manifestazione in tutta sicurezza. 

Ma passiamo al contenuto. La guida viene realizzata ogni anno dalla rivista “Cucina & Vini” ed è giunta alla sua 20esima edizione. Un anniversario importante quindi che è stato possibile festeggiare di nuovo in presenza e un momento per fare anche un bilancio sullo status quo delle bollicine italiane. 

Francesco D’Agostino, direttore di “Cucina & Vini” e curatore della guida ha tratteggiato un quadro davvero roseo per lo spumante di casa nostra, raccontando di quanto in vent’anni, da prodotto prettamente pensato per le feste e i brindisi speciali, sia diventato sempre più di consumo quotidiano, trattato insomma alla stregua di un vino, da bere sempre, anche a tutto pasto. Per non parlare del continuo successo anche all’estero, inarrestabile, delle nostre bollicine, con il traino del prosecco. In termini di mode, tendenze e cambiamenti nel gusto dei consumatori, negli ultimi anni si assiste a un vero boom dei rosè e di tanti spumanti a lunghissimo affinamento, segno che i produttori sono sempre più preparati, amano sperimentare con le giuste conoscenze tecnico-scientifiche e spingersi oltre con i loro vini. Tra i premiati 2022 infatti ci sono tantissimi Riserva, spumanti che hanno quindi fatto lunghi affinamenti in bottiglia. 

Passando alle premiazioni a Roma sono venuti davvero tanti produttori da tutta Italia: quest’anno la guida racconta 885 vini, 95 premiati con le 5 sfere, e di questi 37 sono della Lombardia, 20 del Trentino, 17 del Veneto, 7 del Piemonte, 4 dell’Alto Adige, 3 della Puglia, 2 dell’Abruzzo, e uno di Valle d’Aosta, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna e Marche.

In degustazione a Roma c’erano i vini dei produttori premiati e se devo dire la mia tra i tanti che ho assaggiato sono rimasta davvero colpita dallo spumante che ha poi ricevuto un premio in più, quello che è stato eletto il “Vino dell’emozione” di questa edizione.  Parliamo del Garda Chardonnay Extra Brut 2009 di Perla del  Garda. Una vera chicca, tutto Chardonnay, elegantissimo e soprattutto un 2009, quindi un vino coraggioso quello dell’Azienda Agricola sulle colline moreniche a Lonato del Garda. La produttrice, Giovanna Prandini, mi ha detto di essere davvero felice di questo riconoscimento che “premia un percorso di lunga percorrenza sui lieviti quindi la ricerca di una maggior complessità, in questo caso in magnum”. “Volevamo ottenere proprio questo – mi ha rivelato – volevamo rappresentare l’eccellenza in un territorio che veniva considerato meno vocato di altri”. 

Giovanna Prandini

Facendo una rapida carrellata tra le proposte e le Regioni, vi dirò una delle mie bollicine preferite per ogni gruppo. Dalla Lombardia direi proprio questa Di Perla del Garda, ma ho apprezzato moltissimo anche “Nature” di Monsupello, Pinot Nero 90% e Chardonnay 10%, molto intenso, sapido e allo stesso tempo cremoso e il Franciacorta ’61 Rosé Natura 2014 di Guido Berlucchi che non ha bisogno di molte presentazioni, da Pinot Nero. 

-Passato in Trentino, vi propongo il Trento Riserva Madame Martis Brut 2011 di Maso Martis da Pinot Nero 70%, Chardonney 25% e Pinot Meunier 5%, un blend davvero invitante e complesso, una signora bollicina! 

-Dal Piemonte ho gradito molto il Soldati La Scolca D’Antan Brut 2009 dell’azienda La Scolca da Uve Cortese, accarezza con note golose ma allo stesso tempo è fresco e minerale. 

-Dall’Alto Adige, invece, la mia scelta è Alto Adige 600 Blanc de Blancs Pas Dosè 2015 di Cantina Kurtasch da Chardonney, un trionfo di confetti e pasticceria in bocca e al naso. 

-Dal Veneto, oltre agli storici nomi, vi suggerisco di provare il Valdobbiadene Prosecco Superiore Il Soller Extra Dry di Marsuret, freschissimo e piacevole e soprattutto questa cantina di cui ho assaggiato ancora troppo poco, offre un rapporto qualità prezzo eccezionale (11 euro!). 

-Scendendo al Centro e al Sud vi do altre due preferenze: Madreperla Edizione Zero Brut 2010 dalle Marche di Moncaro, uno spumante che ha saputo valorizzare le uve del territorio, parliamo di Verdicchio 80% e Montepulciano 20% con una bollicina davvero di carattere. E dalla Puglia, Salento Simona Natale Rosato Dosaggio Zero 2017 di Gianfranco Fino da Negramaro, per me davvero qualcosa di speciale. 

Sperando di avervi stuzzicato e fatto venire voglia di bollicine, non solo in prossimità delle feste….

E allora…

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