Ott 25, 2021

Tempo di Novello


Come si produce, quando va commercializzato e consumato e altre curiosità

Fine ottobre, è tempo di vino novello. Sicuramente lo avrete assaggiato almeno una volta nella vita ma quanti di voi sanno come si produce questo vino e in cosa di differenzia dagli altri?

Per prima cosa il novello è rosso: solitamente le uve più utilizzate sono Sangiovese, Cabernet, Merlot, Barbera, Montepulciano, Corvina, Rondinella, Dolcetto, Teroldego, Nero d’Avola. Si produce con una tecnica particolare, quella della macerazione carbonica, studiata dai francesi per il Beaujolais Nouveau (utilizzando esclusivamente uve Gamay). Consiste nel mettere i grappoli interi in serbatoi di acciaio in cui viene immessa anidride carbonica; restano qui due-tre settimane a una temperatura di 28-30°C e durante questo periodo si attiva un’autofermentazione che trasforma gli zuccheri in alcol, si estraggono i colori e i profumi dalla buccia e si limita il rilascio di parti di tannino, che dà la sensazione di astringenza. L’uva poi viene pigiata e vinificata senza le bucce, il novello viene travasato, filtrato ed immesso sul mercato. Ma, a differenza che in Francia, dove si richiede il 100%, il novello italiano si può anche produrre utilizzando solo il 40% delle uve che hanno fatto macerazione carbonica.

Come caratteristiche olfattive e gustative è molto leggero, fresco, parliamo di 11% vol.; ha profumi di frutta rossa, fragola e lampone in particolare, è floreale, ha sentori di rosa, è di un rosso porpora, e con bassa acidità. Non è un vino complesso e strutturato, è semplice e schietto, da bere con un cartoccio di castagne e assolutamente da non far invecchiare. Tutte queste caratteristiche derivano proprio dal processo di macerazione carbonica.

E’ appunto un vino nuovo, da consumare subito, che viene commercializzato dal 30 ottobre e che deve essere imbottigliato mai oltre il 31 dicembre dello stesso anno della vendemmia. Da consumarsi non oltre la primavera dell’anno successivo.

La sua produzione è stata semplificata nel 2012 con l’abrogazione di un decreto precedente del ’99: nella nuova norma si sottolinea che la menzione tradizionale “novello” è riservata solamente ai vini DOP o IGP tranquilli e frizzanti;  il periodo di vinificazione non può essere inferiore a 10 giorni dall’inizio della vinificazione stessa; il processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera deve riguardare almeno il 40% del vino (in precedenza era il 30%); il titolo alcolometrico totale minimo al consumo non può essere inferiore a 11% vol. e il limite massimo di zuccheri riduttori residui non deve essere superiore a 10 g/l.
E voi lo sapevate?
E allora…

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